La storia del Vespa Club Bergamo ha radici molto lontane.
Nel 1946, per un semplice caso, all’ Ing. Dante Ghisalberti viene presentato un piccolo scooter che diventò poi un mito in tutto il mondo: la Vespa.
Fu amore a prima vista e, dopo solo due anni, nel 1948, nasce l’AGENZIA MOTORISTICA BERGAMASCA, la prima agenzia di vendita Piaggio a Bergamo che contribuisce in modo significativo a diffondere nella nostra provincia questo splendido motociclo, nonostante l’iniziale resistenza della gente abituata all’utilizzo delle moto a ruote alte.
Ghisalberti, elemento giovanile dell’aristocrazia cittadina, sfrutta tutte le sue conoscenze, promuove la Vespa invitando numerosi professionisti, specie medici e avvocati, a servirsi del piccolo motociclo ed il successo nelle vendite non tarda ad arrivare.
Innamorato del mezzo, si cimenta in prima persona in numerose gare e Raduni tra le quali la straordinaria partecipazione in sidecar, con l’inseparabile consorte Cecilia, al raid Como Zurigo Milano Ginevra. L’entusiasmo mostrato per questi eventi è contagioso e l’Ing. Ghisalberti non si lascia sfuggire la grande opportunità di veicolare nuove vendite tramite l’affiliazione al neo nato Vespa club Italia.
Così, nel marzo del 1951, grazie ad un ristretto numero di appassionati (dott. Gianbattista Volpi, Sig. Carlo Macarti, ing. Dante Ghisalberti, Sig. Ottavio Meli) nasce anche a Bergamo il Vespa club cittadino che ben presto può contare su un direttivo formato da persone di altissimo livello morale e culturale, caratteristiche che accompagnano il Vespa Club Bergamo in tutta la sua splendida storia.
Al primo consiglio direttivo con sede in Bergamo via verdi 29, partecipano: il Conte Dr Stanislao Medolago Albani con la carica di Presidente, il Dr. Gian Battista Volpi con la carica di Vice Presidente, il rag. Emanuele Vitali nelle vesti di Segretario.
Consiglieri: ing. Dante Ghisalberti, Dr Elia Tombini, Sig. Ambrogio Perego
Qualche anno dopo, il Dr Elia Tombini sostituisce il dottor Volpi nel ruolo di vicepresidente del consiglio direttivo. Il numero dei componenti, resta però, immutato.
Il 9 giugno 1957 con il grande raduno città di Bergamo e, successivamente, il 9 maggio 1960 con ‘’i giochi in vespa ‘, Piazza libertà diviene per i vespisti bergamaschi - e non solo - un grande luogo di aggregazione e di festa.
Nel febbraio 1959 viene inaugurata la nuova sede, in via Partigiani, alla presenza del commendator Tassinari presidente del Vespa Club Italia. In tale occasione vengono elogiate la numerose partecipazioni dei vespisti bergamaschi a tutte le manifestazioni e ai raduni internazionali.
Qualche mese dopo, Mario Ricci e Giovanni Donadoni entrano a far parte del consiglio direttivo del Vespa Club Bergamo.
Il 2 aprile 1960, a Bergamo, in una sala del “Caffè Nazionale”, alla presenza del cav. Franco Gioia segretario del Vespa Club Italia, viene eletto il nuovo consiglio direttivo, così composto: Presidente Dr. Elia Tombini, Vice Presidente avv. Mirko Tremaglia e ing. Umberto Pasinetti, Segretario -Tesoriere Rag Ambrogio Comi.
Consiglieri: Dr Paolo Arzano, Dr Renato Beretta, avv. Francesco Di Leo, Dr. Bruno Fiumicello, Conte Dr. Stanislao Albani, sig. Mario Ricci
La sede del Vespa Club Bergamo viene traferita in via Verdi 27-c Bergamo.
Tra il 1960 e il 1961 il Vespa Club Bergamo si impegna a fornire la massima assistenza agli associati per la presentazione delle domande e organizza specifici corsi per fargli conseguire la patente motociclistica, resa obbligatoria dalle modifiche al codice della strada.
Il 29 marzo 1961 oltre 400 vespisti partecipano, nella sala del Palazzo dei Contratti a Bergamo, all’ assemblea annuale del Vespa Club Bergamo. In quell’occasione, per la prima volta nella storia del Vespa Club Italia, vengono consegnate le patenti ai vespisti.
Al termine dell’assemblea viene nominato il nuovo direttivo composto da: Dr. Elia Tombini (Presidente), ing. Umberto Pasinetti (vice Presidente), avvocato Mirko Tremaglia (vice Presidente), Rag Ambrogio Comi (Segretario): Condiglieri: Dr. Bruno Funiciello, sig. Renato Lorenzi, rag. Valerio Mazzoleni e sig. Giuliano Vaglietti (addetti allo sport), avv. Francesco De Leo, rag. Nicola Giuliano, sig. Mario Ricci.
Sempre nel 1961 vengono realizzati molti sodalizi con altri Vespa Club che culminano con la gita a Torino del 25 ottobre 1961.
Il 21 maggio 1962 viene organizzato un raduno a Sarnico. Nonostante le cattivissime condizioni meteo, partecipano all’iniziativa 250 vespisti, messi a dura prova dalle intemperie. La numerosa partecipazione all’evento testimonia il profondo senso di appartenenza alle iniziative del club bergamasco.
Molte furono le gite sociali, realizzate anche senza l’utilizzo dell’amato scooter, con ampia partecipazione che accresce lo spirito di appartenenza e condivisione. Un esempio le gite in pullman a Genova nel 1962 e a Venezia nel 1963.
Le grandi amicizie che si creano tra i soci del Vespa Club e le loro famiglie diventano la linfa vitale del nostro club.
I vespisti bergamaschi si distinguono anche per la partecipazione, il 28 e 29 giugno 1963, all’Eurovespa di Cortina d’Ampezzo. La ‘’squadra del Vespa Club Bergamo’’, capitanata da Vigilio Cassina e dall’inseparabile amico Lorenzo Rodolfi (che entreranno a far parte degli ultimi consigli direttivi del vespa club Bergamo) è ritratta in una bellissima fotografia.
Il Vespa Club Bergamo, sempre attivo, organizza ogni anno iniziative tra le quali, nel settembre del 1964, il raduno di San Pellegrino.
Altra iniziativa, unica nel suo genere, nasce dalla profonda collaborazione tra l’Agenzia Motoristica Bergamasca (ora diretta dal signor Mario Ricci) e il vespa club Bergamo: presso la pista go karts ‘’Gatto Verde’’ ad Azzano San Paolo ad un centinaio di vespisti del nostro Vespa Club viene gratuitamente collaudata la vespa dai collaudatori dell’agenzia di vendita piaggio AMB e da quelli della filiale Piaggio di Milano. Al termine della manifestazione viene rilasciato a tutti i vespisti un cartellino con la diagnosi del mezzo.
Il 1965 è un anno di profondi cambiamenti ai vertici del nostro club ma anche di grandissime soddisfazioni. L’Ing. Umberto Pasinetti subentra come Commissario al presidente dimissionario Dr Elia tombini. Il Dr Tombini viene eletto come revisore dei conti nel consiglio nazionale del Vespa Club Italia.
Domenica 7 novembre 1965, presso la Borsa Merci ha luogo l’assemblea annuale del Vespa Club Bergamo. L’Ing. Pasinetti esprime, a nome del Vespa Club Bergamo, profondo cordoglio per la prematura dipartita del Dott. Enrico Piaggio presidente della società Piaggio e ricorda anche la figura del rag. Cabrini segretario del Vespa Club Italia venuto a mancare il mese precedente. Viene deliberata l’intestazione di due letti del reparto traumatologia dell‘Ospedale Maggiore di Bergamo in memoria del dott. Enrico Piaggio con la donazione della somma di Lire 50.000.
Alla fine dell’assemblea viene eletto il nuovo consiglio direttivo formato da:
ing. Umberto Pasinetti, sig. Vigilio Cassina, sig. Mauro Gamba, rag. Ambrogio Comi, dr. Cesare Scudeletti, dott. Elia Tombini, sig. Roberto Zanga.
Nel febbraio 1966 la ditta Piaggio realizza un importante iniziativa, cui presenzia anche il presidente del nostro club, ing. Pasinetti: al fine di facilitare l’apprendimento delle nozioni da parte degli studenti, viene regalata all’ Istituto professionale ‘’ Cesare Pesenti’’ una vespa con il motore in sezione.
Il 17 luglio 1966 viene realizzata la gita sociale a Lovere con ritrovo presso il piazzale Santa Capitanio. Oltre alla colazione e al pranzo viene anche organizzata una gita in battello aperta anche a tutti i familiari.
L’attività del Club prosegue anche negli anni seguenti e nel 1969, l’ing. Umberto Pasinetti, presidente del nostro Vespa Club entra a far parte del direttivo nazionale del Vespa Club Italia.
Il 24 febbraio1970 viene eletto l’ultimo direttivo del vespa club Bergamo: Presidente ing. Umberto Pasinetti. Consiglieri: Dr. Elia Tombini, sig. Vigilio Pessina, sig. Lorenzo Ridolfi, sig. Pietro Radici, sig.ra Anna Crippa e sig.ra Angela Cavalli.
Questo periodo è segnato da una profonda crisi dell’industria motoristica che porta, nel 1971, la società Piaggio a decidere di sospendere i finanziamenti al Vespa Club Italia. Ai vari vespa club viene chiesto di proseguire l’attività con un autosostentamento, molti di essi - tra cui il vespa club Bergamo - decidono di interrompere l’attività. L’ultimo vespista a cedere le armi fu Vigilio Cassina che rispedisce alla sede nazionale del Vespa Club Italia la ‘’fiamma del Vespa Club Bergamo’’.
...e com'è buona abitudine rimasta a tutt'oggi, nel rispetto assoluto delle tradizioni di convivialità, dopo la "sgasata" si conclude la giornata tutti intorno alla tavola imbandita, per una bella "magnata" in compagnia...
Passano molti anni senza che il vespa club Bergamo si ricostituisca. Nel 1996 alcuni amici capitanati da Bruno Crotti, rifondano il Vespa Club Bergamo aggiungendo la denominazione ‘’Citta dei Mille’’.
La sorpresa più grande per il signor Crotti, divenuto presidente del Vespa Club Bergamo, si realizza con la riconsegna, da parte del presidente del ricostituito Vespa Club Italia, sig. Roberto Leardi della ‘’fiamma’’ del club restituita tanti anni prima dal signor Vigilio Cassina.
Dal 1996 il signor Crotti Bruno ha guidato il nostro club organizzando, specie agli inizi degli anni 2000, numerosi raduni nazionali e gite sociali. Il 2021 è un anno molto importante nel quale festeggiamo i 25 anni dalla sua rifondazione ed i 70 anni dalla sua originale costituzione.
Un sentito ringraziamento va al nostro amico Pier Fabrizio Donadonibus, socio e membro del consiglio direttivo, molto attivo in diverse discipline sportive quali la "Milano Taranto", nonchè vincitore dell' edizione 2021 del "Motogiro d'Italia" categoria "Vintage", il quale con tanta pazienza e passione ha passato molto tempo di casa in casa a ricostruire la storia del nostro amato Vespa Club, che avete potuto apprezzare nelle righe precedenti.
Direi che da parte di tutti noi soci del Vespa Club Bergamo "Città dei Mille", un Grazie "Mille" Pier..., ci stia più che bene!
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